ISOLE – DIARIO DI VIAGGIO DI TERRE LONTANE

L’esperienza del viaggio segue esattamente l’esperienza del procedimento letterario: allontanamento dal noto, dal familiare, confronto con l’altro e il diverso e, attraverso questo confronto, conquista dell’identità, visione di sé. Anche con una canzone noi intraprendiamo un viaggio straordinario, persino parlando di un’emozione compiamo un viaggio nel passato che risveglia ricordi e sensazioni. Ma c’è di più nella scrittura: l’atto stesso si costituisce come “percorso”; la scrittura esalta la propria “mobilità”, che trascina, trasporta il lettore.

Un libro, un testo, una poesia, ci capovolge in un mondo tutto nostro, abbandoniamo la logica di tutti i giorni sfogliando le pagine, seguendo gli eroi e ci sentiamo liberi di capire e interpretare la realtà che ci circonda.

ISOLE è uno spettacolo compositivo, che mette insieme diverse fonti letterarie (da Omero a Kerouac), italiane e straniere (da Dante a Shakespeare), classiche e moderne (da Marco Polo a Calvino),

e si avvale di suggestioni auditive e visive per creare una riflessione e un confronto tra testi di viaggio e viaggi del testo.

Perché il “Viaggio” non è che un pretesto per conoscere meglio una parte di noi; in seguito a ogni singolo viaggio diventiamo persone nuove, stravolgiamo completamente ciò che siamo e abbiamo occhi nuovi con cui guardare il mondo.

 

 

SUGGESTIONI PER LA VISIONE DELLO SPETTACOLO:

 

DA LEGGERE: 

La novella di Madonna Oretta – G. Boccaccio (Decamerone, 1350)

I viaggi di Gulliver – J. Swift (1726)

Sulla strada – J. Kerouac (1957)

 

DA VEDERE:

Una storia vera – D. Lynch (1999)

Into the wild – S. Penn (2007)

Vita di Pi – A. Lee (2012)

 

DA ASCOLTARE:

Chansons des mers froides – H. Zazou (1997)

Fleurs – F. Battiato (1999)

Flight of the crow – Passenger (2010)