UNO, NESSUNO E CENTOMILA – di L. Pirandello

“Che relazione c’è tra le mie idee e il mio naso? Per me, nessuna. Io non penso col naso, né bado al mio naso, pensando. Ma gli altri? Gli altri che non possono vedere dentro di me le mie idee e vedono da fuori il mio naso?”

Nel saggio sull’Umorismo (1908) Pirandello esamina la questione dell’identità e della differenza sostanziale, fondata su una totale illusione, tra “quali siamo e quali vorremmo essere”, in un’epoca storica in cui in psicanalisi e filosofia si trovano molti punti di contatto con la teoria pirandelliana della maschera.

Vitangelo Moscarda conduce un’esistenza piuttosto ordinaria, fino a quando un mattino mentre si guarda allo specchio la moglie gli fa notare che il suo naso pende a destra. L’episodio scatena una profonda crisi di identità nel protagonista, spingendolo a mutare continuamente comportamento con gli altri, in un crescendo che lo porta all’ossessione, per cambiare l’immagine che gli altri hanno di lui. 

Mai come oggi il tema dell’identità (individuale o collettiva) è parte integrante della nostra quotidianità sociale: basti pensare alla quantità di diverse immagini di noi che compaiono ogni secondo sui social network, alla moda ossessiva dei selfies, alle mille maschere – o avatar – che indossiamo nel relazionarci con gli altri, sia sul piano virtuale che su quello della realtà (e spesso i due piani si confondono generando gravi danni). Ma quanto è importante come ci vedono gli altri? Quanto possiamo allontanarci dal nostro essere per inseguire un’immagine di noi più vicina a quella ideale suggerita dalla società, prima di perderci?

DURATA DELLO SPETTACOLO: 1 ora circa + incontro/dibattito con gli attori
ALLESTIMENTO SCENICO, LUCI E FONICA: A CURA DELLA COMPAGNIA

PORTATA IMPIANTO ELETTRICO NECESSARIA: 3 Kwh

Suggestioni per avvicinarsi allo spettacolo
DA LEGGERE:
Il ritratto di Dorian Gray (1890 – Oscar Wilde)
Il visconte dimezzato (1951 – Italo Calvino)
Baffi (2000 – Emmanuel Carrère)

DA VEDERE:
Zelig (1983 – regìa di Woody Allen)
The Truman show (1998 – regìa di Peter Weir)
A scanner darkly (2006 – regìa di Richard Linklater)

DA ASCOLTARE:
The dark side of the moon (1973 – Pink Floyd)
Consapevolezza (da “Arbeit macht frei” 1973 – Area)
Identity (2017 – Ayden)