Qual è il prezzo della verità? Si domanda Pirandello in questa Commedia. La società costringe gli individui ad apparire “rispettabili” obbedendo a precisi codici di comportamento; in realtà nessuno intende infierire sulle debolezze umane, soffocare le passioni, impedire rapporti extraconiugali: tutto è permesso purché si salvino le apparenze e ognuno possa mostrare tranquillamente  “il pupo”, il burattino rispettabile che si è costruito e che gli altri gli impongono.

E’ quanto sostiene il vecchio scrivano Ciampa appena ha il sospetto che Beatrice Fiorìca intenda rendere pubblica la relazione extraconiugale che la giovane moglie di lui intrattiene con il marito di lei.

Ciampa afferma che al mondo tutti sono “pupi”: “Perché ogni pupo, signora mia, vuole portato il suo rispetto, non tanto per quello che dentro si sé si crede, quanto per la parte che deve rappresentare fuori”. Ma la signora Fiorìca accecata dalla gelosia procede con la denuncia e chiede l’arresto dei due amanti.  Il caso scatena una tempesta: Ciampa accusa Beatrice di aver agito egoisticamente solo pensando alla sua personale vendetta contro il marito e di non aver pensato a lui, alla sua onorabilità, di aver calpestato il suo “pupo” imponendogli pubblicamente il “berretto a sonagli”, il ridicolo cappello da buffone cornuto. Ora lui per riacquistare la stima degli altri sarà costretto ad ammazzare la moglie e il Cavalier Fiorìca. Oppure…per salvare la faccia sua, di sua moglie e del  Cavaliere la signora Beatrice Fiorìca dovrà dichiararsi pazza. Soltanto così lo scandalo sarà vanificato e risulterà solo l’invenzione di una folle che verrà immediatamente rinchiusa in una casa di cura. Perché alla società borghese non interessa la verità. La verità corrisponde alla pazzia. Tutti si vive nel peccato indisturbati e pacifici finché qualcuno si permette di “svelare” il peccato e allora scoppia l’indignazione! L’ironia amara di Pirandello pervade questo capolavoro  teatrale, dove lo scrittore penetra tra le piaghe occulte dell’umanità svelandone il dolore con la spiritualità dell’arte.

Luigi Pirandello  (Agrigento, 28 giugno 1867 – Roma, 10 dicembre 1936) è stato un drammaturgo, scrittore e poeta italiano, insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1934. Per la sua produzione, le tematiche affrontate e l’innovazione del racconto teatrale è considerato tra i maggiori drammaturghi del XX secolo. Scrisse “Il berretto a sonagli” nel 1917.